Tè verde: proprietà, uso, controindicazioni - Cure-Naturali.it

2022-09-23 08:39:14 By : Ms. Angie Veteam

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Credit foto ©yelenayemchuk -123rf

Il tè verde (Camellia sinensis) appartiene alla famiglia delle Theaceae. Molto conosciuto per la sua azione antiossidante, è utile per contrastare l'invecchiamento cellulare.  

Il tè verde vanta numerose proprietà che possono essere così riassunte:

Le proprietà sono date dalla presenza di numerosi composti nelle foglie di tè verde tra cui troviamo caffeina (chiamata comunemente teina) e composti fenolici (acidi fenolici, tannini, flavonoidi eccetera) oltre a proteine, glucidi, vitamina C e altri principi attivi.

Il tè verde è una bevanda dall'uso millenario apprezzata sopprattutto come stimolante e tonico contro la stanchezza, lo stress e l'eccessivo affaticamento.

La tisana al tè verde è anche un'ottima bevanda dissetante e dalle proprietà diuretiche, usata come coadiuvante nelle diete ipocaloriche per perdere peso e in caso di diarrea.

Consumato in modo abituale il tè verde è in grado di proteggere dall'azione dannosa dei radicali liberi, rallentare il processo di invecchiamento cellulare, preservare le funzioni cognitive.

Le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie del the verde possono inoltre contribuire a proteggere i vasi sanguigni, ridurre i livelli di colesterolo e contribuire a prevenire i rischi di malattie cardiovascolari. 

Le giovani foglie del tè verde contengono la più alta percentuale di principi antiossidanti che si trova in natura, utili per contrastare la formazione di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. I polifenoli presenti sono anti-radicali, più potenti persino della vitamina C ed E.

L’azione antiossidante è data principalmente dai flavonoidi e in particolare dalle catechine che contribuiscono a sostenere le funzioni cardiache e concorrono al mantenimento di un buono stato di salute.

Queste sostanze riducono inoltre i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi esercitando così un'azione protettiva nei confronti della malattie cardiovascolari, tra cui aterosclerosi e malattie coronariche.

L'azione antiossidante del tè verde sembrerebbe poi contribuire a prevenire la comparsa di tumori.

Il consumo regolare di tè verde può inoltre contribuire a proteggere le cellule cerebrali dai danni tipici delle malattie neurodegenerative e a prevenire l’insorgenza del morbo di Parkinson e la sindrome di Alzheimer.

L’azione sinergica dei derivati polifenolici ha proprietà antidegerenativa superiore rispetto a quella dei singoli principi attivi, confermando la tesi secondo cui il fitocomplesso vegetale è molto più attivo dei singoli componenti isolati e purificati.

Un'altra interessante proprietà attribuita al tè verde è quella dimagrante. Gli infusi di tè verde sono spesso usati come coadiuvanti per la perdita di peso per l'azione stimolante del tè sul metabolismo basale e per la capacità di questo rimedio di favorire la mobilizzazione di glicogeno, l'ossidazione dei grassi e di incrementare la lipolisi.   

1 cucchiaio di tè verde in foglie o un cucchiaino di tè verde in polvere in una tazza di acqua, da lasciare in infusione per dieci minuti. Se ne bevono da 3 a 5 tazze al giorno.

Estratto di tè verde

600-800 mg di estratto secco delle foglie sottoforma di compresse o capsule.

Si può bere tè verde tutti i giorni, in qualsiasi momento della giornata: a colazione, durante le pause di metà mattina o metà pomeriggio.

Meglio invece non consumare tè verde durante i pasti, soprattutto per le persone anemiche, poiché i polifenoli presenti nelle foglie di tè possono ridurre l'assorbimento di ferro.

Le persone particolarmente sensibili all'azione stimolante della caffeina potrebbero avere problemi di agitazione e insonnia se il tè verde viene consumato nel tardo pomeriggio o la sera.  

Per godere dei benefici del tè verde, l'ideale sarebbe bere da 300 a 500 millilitri di tè verde al giorno.

Il tè verde può essere consumato senza rischi dalla maggior parte della popolazione, salvo allergie.

Il tè verde non presenta particolari effetti collaterali o controindicazioni. L'abuso però, cioè l'uso prolungato e a dosaggi elevati, può causare ansia, nervosismo, insonnia, problemi gastrointestinali e sofferenza epatica.

Per quanto riguarda tè verde e tiroide, poiché il tè verde va a stimolare la funzione tiroidea, è bene fare attenzione e non eccedere nel consumo.

Allo stato naturale può crescere ben oltre i due metri ma, per facilitarne la coltivazione, generalmente si mantiene a dimensioni di cespuglio sempreverde o di arbusto.

Le foglie sono ovato-acuminate, con il margine dentato, di colore verde-chiaro lucente. I fiori, semplici e di piccole dimensioni, con 7-8 petali, sono di colore bianco e portano numerosi stami color giallo-oro.

Originario della parte continentale del Sud e Sudest asiatico, oggi è coltivatao in tutto il mondo, soprattutto in regioni a clima tropicale e subtropicale.

Il nome botanico Camellia è stato dato genere in onore al contributo che il reverendo Georg Joseph Kamel detto Camellus (1661-1706), celebre botanico, diede alla scienza; invece Il nome sinensis in latino significa "cinese".

Oltre alla varietà e alle differenze colturali, i vari tipi di tè si classificano in base al processo di lavorazione a cui vengono sottoposti. In particolare, mentre nella preparazione del tè nero la fermentazione è essenziale per ottenere l'aroma desiderato, il tè verde si ricava a partire da foglie giovani e fresche, trattate in modo da inibire i processi fermentativi.

Rispetto a quello nero, il tè verde è più povero in caffeina (circa il 50% in meno), ma vanta maggiori proprietà antiossidanti. Inoltre, in commercio esistono diverse varietà di tè, dal tè verde cinese ai tè verdi giapponesi come il bancha e il sencha, dalle miscele di tè ai tè aromatizzati.

Già nell’antichità, la Medicina Tradizionale Cinese conosceva le sue virtù e le attribuiva il potere di guarire il mal di testa, di eliminare le tossine e di preservare la giovinezza.

Si narra che l'imperatore cinese Shen Nung fu il primo bevitore di tè; dati storici risalgono al il 2700 a.C., epoca in cui l’imperatore, mettendo le foglie della pianta dentro una brocca di acqua bollente, diede inizio a un rituale tanto sano quanto sacro.

Nel 1211 d.C. il monaco giapponese, Eisai, scrisse un libro intitolato "Mantenere la salute bevendo tè", dove lo esalta come una medicina miracolosa in grado di prolungare la vita.

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