Covid, nelle ultime 24 ore 47.039 nuovi casi e 152 decessi. Il tasso di positività è al 14%

2022-09-23 08:41:52 By : Mr. Jeff Xiang

Sono 47.039 i nuovi casi di Covid (62.071  ieri) e 152 i morti (153 ieri nelle ultime 24 ore. E' quanto emerge  dai dati del Ministero della Salute sulla situazione del contagio

335.275 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 411.047. Il tasso di positività è al 14%, in calo rispetto al 15,1% di martedì. Sono 371 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 5 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 42. I ricoverati nei reparti ordinari sono 9.614, ovvero 81 in meno rispetto a ieri. Il totale da inizio pandemia sale a 16.633.911.

Le "sottovarianti Omicron  BA.2.12.1 e BA.4 - BA5" sono "sorvegliate speciali più per l'evasione  immunitaria che per la maggior contagiosità. Ma ne sappiamo ancora  troppo poco", precisa il presidente della Fondazione Gimbe Nino  Cartabellotta, in un tweet sui sotto lignaggi che stanno allarmando Usa e Sudafrica.

"Che fare per affrontare la Covid a  casa? Se non si hanno problemi importanti: ossimetria per tenere sotto controllo la saturazione dell'ossigeno, valutazione dei sintomi e  paracetamolo. E basta. A casa non ci sono terapie da fare se non il  paracetamolo, appunto, per l'eventuale febbre e i sintomi. Per le  persone a rischio di peggioramento, c'è, per le cure domiciliari,  l'antivirale Paxlovid, ma si tratta di prevenzione la progressione  della malattia destinata a categorie limitate di persone e solo nella  primissima fase dell'infezione". A fare il punto, per l'Adnkronos  Salute, sulle possibilità di cure domiciliari anti Covid, Massimo  Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell'ospedale  Sacco di Milano.

"La sola cosa che possiamo dire è  che bisogna continuare ad essere prudenti. Purtroppo i  messaggi mandati sono messaggi che indicano la fine dell'emergenza, ma alla fine di un'emergenza non vuol dire che non ci si debba  preoccupare perché abbiamo ancora un buon numero di contagi e  soprattutto un buon numero di morti. La morale è che io penso che  continuerò a portare la mascherina. Continuerò come prima, con le  stesse regole: stare attenti agli assembramenti, disinfettarsi  frequentemente le mani o lavarsele". E' quanto spiega all'Adnkronos  Salute Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche  farmacologiche Mario Negri Irccs.

Come il Covid elude le difese immunitarie

Un importante lavoro dal titolo "STAT1 and Its Crucial Role in the Control of Viral Infections" è stato pubblicato sulla rivista International Journal of Molecular Science da parte del gruppo di ricerca delle Malattie Infettive del Policlinico di Palermo in collaborazione con il Computational and Chemical Biology Italian Institute of Technology di Genova e il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell'Università di Bologna. Manlio Tolomeo e Antonio Cascio fanno il punto sui meccanismi con cui i virus inducono un blocco dell'immunità agendo sul sistema degli interferoni e sul loro principale "trasduttore" dell'informazione al DNA e cioè STAT1 (Signal Transducer and Activator of Transcription). "Il dato più importante che emerge - sottolinea Cascio - è che il virus SARS-CoV-2, responsabile dell'attuale pandemia, produce una proteina (più esattamente una proteasi) in grado di eludere il sistema degli interferoni. Questo spiegherebbe - aggiunge Cascio - la particolare gravità della malattia, la capacità del virus di replicarsi eludendo il sistema immunitario e di conseguenza di diffondersi facilmente causando una pandemia. Infine, questi dati correlano con gli ottimi risultati clinici ottenuti con il farmaco antivirale Paxlovid, costituito da un inibitore specifico di 3CLpro (nirmatrelvir) e da un potenziatore farmacocinetico (ritonavir). Bloccando questa proteasi Paxlovid non solo impedirebbe la replicazione virale ma potrebbe anche riattivare il sistema degli interferoni e la memoria immunitaria nei confronti del virus SARS-CoV-2".